«Danza, mia bella, gioisci del tuo tradimento eterno!

Danza, finché i piedi non ti bruciano per la fatica!

Danza, finché la pelle non ti si stacca come vecchia mollica!

Celebriamo insieme il tuo falso amore in quest’inferno!

Danza, mia bella, gira come una girandola!

Danza, finché la testa non vortica, finché la vista non raddoppia.

Danza! Finché il tuo marcio cuore non scoppia!

Danza per sempre, danza per me, mia vuota bambola!

Ti vanti di esser l’amante del signore dei vili?

Hai solo conquistato il signore dei viscidi insetti!

Un nulla, padrone di un doloroso niente.

Sei un’illusa bambola nelle mani di un diavolo arrogante,

che si vanta d’esser al comando di un mondo di inetti.

Lui è un mero pupazzo, sono io il maestro che tira i fili!»